Cara amica, caro amico,
Benvenuta e benvenuto a Parlo anch’io!, la newsletter sull’italiano per bambini e bambine in contesti multilingui.
Oggi voglio condividere con te una riflessione sulla lingua come porta su culture e luoghi anche lontani. Mutatis mutandis, forse ti ritroverai in un quest’esperienza.
In coda al focus sulla poesia del mese scorso, ti propongo anche un libro molto bello che ho arraffato quasi per caso alla Feltrinelli di Linate qualche settimana fa tornando dall’Italia.
Infine, un’opportunità per chi segue e legge Parlo anch’io! Nei prossimi mesi offrirò 5+5 consulenze gratuite a famiglie e docenti. Trovi tutte le info in fondo all’email.
Buona lettura!
Anna
Qualche giorno fa stavamo guardando un video sul funzionamento del “pendolo” del Taipei 101, uno dei grattacieli più alti del mondo che è in grado di resistere ai terremoti.
Siccome siamo stati a Taipei quando mio figlio maggiore aveva solo sei mesi, gliel’ho ricordato aggiungendo che, chissà, forse un giorno avremo modo di tornarci tutti insieme.
Al che mi è arrivata questa risposta: “Ma non possiamo andare a Taiwan, la Cina vuole fargli la guerra. E non possiamo nemmeno andare a Hong Kong, perché ci sono dei signori cattivi che se andiamo ci arrestano.”
Queste parole pronunciate da mio figlio di sei anni mi hanno fatto molto effetto.
Mi ha stupito sentirgli dire che la meravigliosa Hong Kong, la baia profumata dove sono nati i suoi nonni e suo papà e che tutti amiamo moltissimo, nel suo immaginario sia un posto pericoloso da cui occorre tenersi alla larga.
Quella sera ho avuto una lunga discussione con mio marito, che è andata più o meno così:
Marito: E quindi i bambini non devono sapere che a Hong Kong arrestano la gente?
Io: Sì che lo devono sapere. Ma devono anche sapere che Hong Kong e la Cina sono molto più di questo.
M: Ah, e quindi vuoi che associno la Cina con la grande muraglia, la versione Disney di Mulan e tutte quelle cose da turisti?
Io: Certo che no. Però la Cina e Hong Kong hanno una storia molto più ricca e antica delle vicende presenti.
M: Ma noi siamo nel presente!
E così via.
In preda all’ansia e allo sconforto, quella sera mi sono mentalmente posta come paladina della cultura cinese (!) e ho persino cominciato a fare liste mentali di libri che avremmo dovuto leggere, mostre che avremmo dovuto vedere, discussioni che avremmo dovuto avere.
Poi la notte, se non consiglio, ha portato quantomeno un po’ più di distanza e una prospettiva diversa: sono convinta che valori e convinzioni non si possano calare dall’alto sui figli a forza di discorsi. Certo, i discorsi si possono fare, ma devono riferirsi a delle esperienze vissute. E quindi mi sono chiesta: che tipo di esperienza hanno fatto e fanno i nostri bambini di Hong Kong?
La risposta era semplice ed era sempre stata davanti ai miei occhi.
I nostri figli hanno già un’esperienza positiva di Hong Kong e della cultura cinese, perché è quella che sperimentano ogni giorno nella relazione con il loro papà, con i loro nonni e con i nostri amici.
Non solo: i nostri figli parlano cantonese e i due più grandi stanno cominciando a imparare a leggere e scrivere i bellissimi caratteri di questa lingua.
Quando si ha la fortuna di parlare la lingua di un luogo, quella lingua è già cultura, è già esperienza, e quel luogo ce lo portiamo dentro.
Non serve che mi lambicchi il cervello per cercare di convincerli degli aspetti positivi di un luogo e di una cultura: loro lo sperimentano in modo ben più profondo di me.
Nella speranza che, un giorno, possiamo davvero andarci tutti e cinque di persona. :)
Ce n’è per tutti. Poesie per bambini vecchi e nuovi
Questo libro è stato una bella sorpresa perché, come dicevo sopra, l’ho arraffato di corsa mentre mi avviavo al gate e ho avuto modo di leggerlo solo qualche settimana dopo. Nella mia mappa mentale, Crocetti non è un editore per bambini e infatti il libro non si trovava nello scaffale “letteratura per l’infanzia” ma nello scaffale “poesia”.
La copertina mi aveva fatto pensare che si rivolgesse soprattutto ai “bambini vecchi”, facendo leva sulla nostalgia dei bei tempi andati (alzi la mano chi si ricorda ancora qualche strofa di Davanti San Guido!).
Invece ce n’è davvero per tutti: Crocetti e Lamarque hanno scandagliato la poesia italiana da Foscolo ai giorni nostri e selezionato una rosa eterogenea di testi e autori, noti e meno noti.
Gli autori sono presentati in ordine alfabetico, il che crea un interessante effetto altalena nella nostra lingua. Guarda ad esempio “Marmellata di parole” di Pietro Formentini accanto a “A Zacinto” di Ugo Foscolo. Che effetto ti fa? Non è incredibile che sia la stessa lingua a rendere possibile sia l’uno che l’altro testo?
Consiglio di tenere questo libro a portata di mano e tirarlo fuori periodicamente per leggerne qualche testo. Noi ne leggiamo un paio ogni sera da circa un mese: ci sono i preferiti, come le variazioni sulla Befana (“È come il nonno quando parla in inglese!“), e ci sono i nuovi che scopriamo di volta in volta.
Ti assicuro che ne varrà la pena ;)
Novità! Consulenze gratuite in arrivo
Sei un genitore di figli/e multilingui o aspiranti tali? Sei una docente di italiano L2/LS che lavora con bambine e bambini (in Italia o all’estero)? Allora questa proposta fa per te! Da oggi fino al 10 maggio raccolgo le iscrizioni per 5+5 consulenze individuali per genitori e docenti (in caso di più aspiranti, selezionerò a mio giudizio e creerò una lista d’attesa per chi fosse rimasto fuori).
Le consulenze sono al 100% gratuite, l’unica cosa che ti chiederò alla fine è un questionario di valutazione completamente anonimo e, per chi volesse, un testimonial per il mio nuovo sito.
Trovi tutte le informazioni nei rispettivi moduli di iscrizione, e in breve qui:
Consulenza per famiglie: ha lo scopo di fornirti gli strumenti per intraprendere e portare avanti un cammino multilingue con la tua famiglia. Scoprirai i principi fondamentali dell'apprendimento multilingue insieme a idee e attività per portare avanti questo percorso.
Consulenza per docenti: ha lo scopo di aiutarti a risolvere un problema preciso che hai incontrato nella tua esperienza didattica. L’obiettivo è quello di accompagnarti nella risoluzione di questo problema e darti degli strumenti per affrontare sfide future. Per questo motivo, faremo anche del lavoro pratico.
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Grazie per il consiglio di lettura. Hai ragione sembra incredibile che la stessa lingua renda possibile testi tanto diversi! Resto sempre affascinata dalle possibilità che ci offrono le lingue!