Cara amica, caro amico,
Benvenuta e benvenuto a Parlo anch’io!, la newsletter sull’italiano per bambine e bambini in contesti multilingui.
Il 2023 è ormai agli sgoccioli ed forse anche per te è il momento di raccogliere i pensieri e fare qualche respiro profondo prima di saltare a pie’ pari nel 2024.
Nella newsletter di oggi trovi una sequenza ludica dedicata agli animali (un’intramontabile), che spero ti divertirai a utilizzare in casa o a scuola nell’anno nuovo.
Ti racconto anche di come ci muoviamo “linguisticamente“ quando siamo in Italia. Mi trovo infatti in uno dei posti che amo di più, un angolo della Val Brembana dove ho trascorso tutte le estati della mia infanzia. Non avrei mai pensato che, quasi trent’anni dopo, ci avrei passato momenti altrettanto felici con un marito e tre figli.
Non c’è luogo migliore, dunque, da cui inviarti i miei più sentiti auguri per un 2024 di pace e serenità.
Buon anno nuovo e ci rileggiamo nel 2024!
Anna
In Italia
In quanto mamma di figli trilingui e de facto gestrice della situazione linguistica di famiglia, forse ti aspetti che abbia una strategia precisa per quando veniamo in Italia.
In realtà, devo dire che una volta che ci ritroviamo circondati da italofoni mi sento molto più rilassata (linguisticamente parlando), perché si allenta la responsabilità che sento quando siamo negli Stati Uniti, quella cioè di essere l’unica fonte di input italiano per i miei figli.
Per inciso, questo video di Armonia multilingue (la cui posizione condivido appieno) mostra come funziona la mente di un genitore nella nostra situazione. Non mi pesa e, anzi, l’ho sempre fatto quasi senza pensarci, se no non mi troverei qui, ma è vero che ci sono volte in cui mi sento quella X rossa addosso perché “ho lasciato passare la parola in inglese senza riformulare“ e simili.
A onor del vero, i miei due grandi hanno già una consapevolezza metalinguistica solida e tendono a mischiare poco (ad esempio, se non gli viene una parola è più facile che dicano “mamma voglio una… una….come si dice orange in italiano?“ che non “voglio una orange“), ma interazioni linguistiche di vario tipo ci sono senz’altro.
Quindi, per qualche settimana posso allentare le redini e confidare nel fatto che l’input linguistico in italiano fioccherà da ogni dove anche senza il mio vigile contributo.
Questo è perché si tratta di un periodo breve, per cui non mi preoccupo più di tanto di bilanciare le tre lingue; il cantonese è legato al papà e poco cambia sia che siamo qui sia che siamo negli USA. E così, semplicemente ci godiamo i bei posti e il tempo insieme, compriamo e leggiamo tanti libri, guardiamo la televisione nella lingua che ci pare e non ci preoccupiamo più di tanto.
Se, invece, dovessimo trovarci in un posto nuovo per un periodo tanto lungo da scombinare l’equilibrio linguistico (dinamico) che abbiamo raggiunto, allora sì che ci penserei in modo strategico.
Ma di questo, magari, ne parliamo l’anno prossimo :)
Un’intramontabile: sequenza ludica a tema “animali“
Oggi non ti propongo un’attività singola, ma una sequenza rodata di attività sugli animali per piccolissimi e piccolissime (la proporrei nella fascia 2-4 anni).
Penso che la difficoltà maggiore di chi si trova, magari per la prima volta, a lavorare con bambini piccoli sia riuscire a catturarne e mantenerne l’attenzione. Spesso si pensa che il segreto sia trovare l’attività più accattivante o mettersi a fare il pagliaccio. Certo, comunicare in modo empatico ed espressivo aiuta, ma nella mia esperienza la chiave è strutturare la lezione in modo tale da lasciar fiorire quei momenti di grande e profonda attenzione e concentrazione di cui i bambini sono capacissimi.
Nell’arco di una lezione di 45 minuti, ci saranno forse 10-15 minuti di profonda attenzione, di solito verso l’inizio.
Ecco dunque come io strutturerei una lezione sugli animali:
Metti di sottofondo una musica a tema animale (nella vecchia fattoria, ci sono due coccodrilli, il coccodrillo come fa, etc.) mentre entrano e prendono posto (5 min).
Quando sono arrivati tutti e tutte, in cerchio, fai il rituale d’inizio lezione (per me è una canzone), e poi una o due canzoni sugli animali. Io faccio Nella vecchia fattoria, con attenzione a sottolineare che i versi degli animali potrebbero essere diversi da come sono abituati (es. il cane in italiano fa BAU, in inglese WOOF).
Pro tip: se hai tanti peluche di animali, mettili tutti in un sacco e prima di fare la canzone estraine uno alla volta enunciando bene il nome e invitando a ripeterlo. Ogni bambino e bambina riceverà un peluche e sarà responsabile di quel verso (se non temi litigi e/o hai doppioni, puoi anche farglielo scegliere). Se non hai peluche, puoi utilizzare delle immagini (meno scenico, ma comunque efficace). Puoi anche fare come una direttrice di coro e mentre si canta indicare di volta in volta la bambina o il bambino di turno. L’essere associate/i ad un animale dà un grande senso di orgoglio e responsabilità rispetto alla parte attiva che hanno nell’esecuzione comunitaria della canzone (10 min).
A questo punto, con il supporto visivo di un libro o schede a tema (puoi utilizzare ad esempio quelli di Gallucci di cui ho parlato la volta scorsa, oppure dei libri tattili), fai una presentazione ordinata del lessico degli animali. Se è la prima volta che affronti l’argomento, non proporre più di 10-12 nuovi termini e fai attenzione che siano gli stessi che hai utilizzato nella canzone e che utilizzerai nelle attività seguenti. Puoi chiedere di ripetere e di fare il verso (5 min).
A questo punto puoi proporre una tombola degli animali. Ne trovi online da scaricare gratis, oppure il gioco vero e proprio (ad esempio questa). Fai attenzione che gli animali siano disegnati in modo semplice e riconoscibile, su sfondo bianco, e che non ce ne siano più di sei per cartella. Cerca di tenere il gioco snello e spedito, non più di 10-15 minuti. Se hai abbastanza tempo, chiedi a chi ha fatto tombola di ripetere i nomi degli animali sulla cartella. Se non si ricordano, possono chiedere “l’aiuto del pubblico“ :)
Nel tempo che ti resta, puoi proporre giochi e/o postazioni con diverse attività. Per i giochi: gioco della sedia utilizzando le musiche che avevi messo all’inizio, mimo degli animali. Per le postazioni: una postazione con libri a tema animale, una postazione con schede da colorare, una postazione con statuine/figurine/duplo animali.
Chiudi con un brevissimo recap (oggi abbiamo imparato i nomi e i versi degli animali) e il rituale di chiusura (nel mio caso è ancora una canzone).
Cosa ne pensi di questa lezione, la proverai? Se sì e/o se hai domande, fammi sapere!
Nota a margine sui materiali: perché insegno da anni e ho figli piccoli, mi sono costruita nel tempo un arsenale di libri e giochi “a tema”, ma se il luogo in cui insegni ne è sprovvisto e non è un investimento che ti interessa fare personalmente, non preoccuparti, è facile arrangiarsi con carta e pennarelli e attività gratuite che si trovano in rete.
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