Cara amica, caro amico,
Benvenuta e benvenuto a Parlo anch’io!
La volta scorsa ho proposto alcuni spunti generali sul come vivere quotidianamente la poesia nella vita (scolastica o famigliare) con bambine e bambini. Come dicevo, la poesia è la mia passione principale e ne potrei parlare per ore, quindi ho cercato di selezionare alcuni elementi che mi sembravano semplici e facilmente applicabili.
Oggi voglio passare subito alla pratica e lasciarti alcune idee e attività “poetiche“ che potrai, spero, utilizzare subito con i tuoi e le tue discenti.
Come al solito, non esitare a scrivermi se hai domande o se vuoi condividere la tua esperienza!
Leggi una poesia, scrivi una poesia
Il mio primogenito è in prima elementare qui negli Stati Uniti e attraverso la sua esperienza anche io sto imparando come viene insegnato l’inglese agli anglofoni. Se ti sei mai chiesta se anche per loro sia difficile imparare l’ortografia delle parole inglesi, la risposta è sì.
Fin dall’asilo a scuola si lavora molto sulla rima: in inglese c’è pochissima corrispondenza tra la grafia e pronuncia delle parole, quindi le maestre cercano di consolidare un bagaglio lessicale fonico ancor prima che ortografico.
Anche da adulti, quando si incontra una parola che non si conosce, non si può essere certi di conoscerne la pronuncia. In questi casi, può essere d’aiuto la rima. Recentemente, ad esempio, mi è capitato di leggere la bio di una scrittrice che si presenta così: «Mi chiamo Leni. Fa rima con rainy». La parola nota serve a far capire come pronunciare la parola nuova o poco nota (se sei italofona probabilmente non ti poni in problema, ma un anglofono potrebbe leggere “Li-nai”).
Mi piace l’idea di lavorare sulla rima per partire da ciò che già si conosce e arrivare a qualcosa di potenzialmente nuovo. Ci ho lavorato con un gruppo di 6-7enni bilingui italiano-inglese, in questo modo:
Come riscaldamento abbiamo ripassato il concetto di rima. L’esercizio potrebbe essere una buona opportunità per introdurre o rivedere “le doppie“. Qui ci sono delle coppie di parole e i bambini devono scegliere se fanno o meno rima. L’esercizio chiede anche di trovare rime per le parole rimaste sole, e di inventare nuove coppie da chiedere ai compagni.
N.B. tutto l’esercizio si può fare anche solo oralmente
Il passaggio successivo è preparare dei bigliettini e chiedere ai bambini di abbinare le parole che fanno rima. Io ho mischiato parole tratta dall’esercizio precedente con parole che ritroveranno nel successivo. Clicca qui per scaricare i bigliettini che ho preparato.
Il terzo passaggio è quello di prendere una poesia e completare i versi scegliendo, tra quelle sotto, quella che rimano. Io ho scelto Freddo di Ilaria Rigoli, un testo con molta rima baciata ma non semplice, che però è piaciuto al mio gruppetto. Puoi replicare l’esercizio con qualsiasi testo che trovi adatto ai tuoi bambini. Clicca qui per scaricare l’attività.
Infine, soprattutto se hai un gruppo creativo, puoi proporre di inventare insieme una poesia. Un’idea carina potrebbe essere suggerire di scrivere Caldo, in risposta alla poesia di Rigoli. Oppure potresti preparare tu delle coppie di rime e chiedere di partire da quelle. Io non ho avuto modo di proporre quest’ultima attività (che ho utilizzato in passato con gli adulti) per mancanza di tempo. Se tu lo farai, fammi sapere come va!
Spero che queste attività possano esserti d’ispirazione. Se sei alla ricerca di qualcosa di specifico o hai dubbi o domande, non esitare a contattarmi: niente mi dà più gioia che consigliare una poesia!
A presto e buona Pasqua,
Anna
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