Cara amica, caro amico,
Benvenuta e benvenuto a Parlo anch’io!
Marzo è un mese speciale per me, sia perché nella mia famiglia si festeggiano molti compleanni, sia perché è il mese in cui cade la Giornata mondiale della poesia (il 21 marzo). Probabilmente hai notato che le iniziative dedicate alla poesia questo mese si sono moltiplicate. Eccone il motivo!
La poesia è la mia prima e più profonda passione di sempre. Recentemente ho anche cominciato a lavorare con un editore che si occupa esclusivamente di testi poetici, e ciò mi ha permesso di capire meglio alcune dinamiche del mondo editoriale che non sono evidenti ai lettori. Nonostante lo studio, il lavoro pratico con l’editore, l’amicizia con poeti e poete e soprattutto le molte ore sospese che ho trascorso a leggere o ascoltare poesia, se mi chiedessi di definirla, farei fatica. Eppure c’è, è viva e presente nella mia vita di tutti i giorni. Oggi voglio raccontarti un po’ come.
La studiosa americana Helen Vendler definisce la poesia “The music of what happens“ (la musica di ciò che accade). È forse la definizione di poesia che amo di più.
Ho riflettuto molto su quali libri di poesia avrei potuto consigliarti - e ce ne sono molti (vai comunque sotto per tre consigli in pillole)- ma prima di tutto vorrei darti alcuni spunti generali su come leggere e vivere la poesia nella quotidianità.
Nella newsletter di oggi troverai suggestioni generali volutamente prive di indicazioni specifiche su contesti e tempistiche. La prossima volta ti racconterò invece degli esempi completi e, spero, replicabili. Ma se vorrai immaginare come accogliere queste suggestioni nella tua pratica genitoriale e/o didattica, per me sarà un grande onore. E come sempre, se ti va, scrivimi due righe e raccontami la tua esperienza!
The Music of What Happens
Secondo uno dei miei prof. universitari: «La poesia è quel tipo di testo per cui il significato è il significante, e viceversa». In altre parole, nel testo poetico non possiamo operare la distinzione tra significante (la forma, fonica e morfologica, della parola) e significato (ciò che la parola indica). Nella poesia l’aspetto fonico è fondante, non è un accessorio del significato ma parte inscindibile di esso. Ed è proprio dal primato del suono che mi piace partire nelle esplorazioni poetiche a casa e in classe.
I miei libri di poesia hanno imparato a convivere con Lego e giochi vari: una metafora della vita!
Prima ancora che gli esperti di metrica codificassero i tipi di versi, di rima, di figure retoriche e così via, in principio stavano il suono e il ritmo. La percezione e la produzione di suono e ritmo sono caratteri non sono dell’essere umano, ma anche della natura: il ritmo della giornata, dei mesi, dell’anno. In noi c’è il ritmo del respiro, del battito cardiaco, ma anche il ritmo della camminata, del saltello o della corsa. Ti è mai capitato di osservare una bambina alterarne passi lunghi e brevi e saltelli in un ritmo di camminata da lei creato? Tutto questo fa parte di noi ed è già poesia.
Per me leggere, fare, vivere la poesia non significa necessariamente, o non solo, sedermi con un libro stampato. Significa prima di tutto creare e ascoltare suono e ritmo, diventare suono e ritmo. I bambini e le bambine questo lo fanno già da soli e spontaneamente, il ruolo dell’adulto in questo caso sta semmai nel non ostacolare la loro sperimentazione giocosa. Alcuni modi per farlo sono:
Osserva e ascolta i ritmi del corpo e della natura. Ho notato che i bambini sono affascinati soprattutto dal battito del cuore.
Unisciti alla sperimentazione giocosa dei bambini. Gioca con suoni e parole. Inventa parole. Inventa filastrocche. Probabilmente a loro verrà più spontaneo che a te: seguili senza giudizio.
Ascolta poesia. Non deve diventare un momento solenne “E adesso ascoltiamo una poesia.“ Ormai si trovano playlist anche sulle piattaforme audio. Puoi mettere la modalità shuffle e magari tra una canzone di Frozen e un Cocomelon ogni tanto ti spunterà anche una poesia!
Insomma, la poesia è già parte della nostra quotidianità e con bimbi e bimbe piccole, secondo me, non occorre fare grandi sforzi per “introdurla“ o “insegnare ad apprezzarla.“ Casomai possiamo allenarci a riconoscerla.
Da leggere
Ti metto qua sotto solo tre dei molti libri cui torniamo spesso e volentieri. Sono libri famosissimi, non serve certo che li consigli io, e se vorrai recensioni o riflessioni più approfondite in internet ne troverai a bizzeffe. Ma giusto per darti uno spunto iniziale… Poi magari ci torniamo! (In ordine di apparizione li consiglierei: dagli 0 anni, dai 4 anni, dai 10 anni).
Ninna no, di Chiara Carminati e Massimiliano Tappari (Lapis, 2019).
Viaggio in Italia, di Gianni Rodari illustrato da Elenia Beretta (Einaudi, 2018).
Acerbo sarai tu, di Silvia Vecchini e Francesco Chiacchio (Topipittori, 2019).
Da ascoltare
Ti lascio anche i link ad alcuni dei miei audio preferiti. Anche se sono lingue che non conosci, ti invito a sentirne la musica.
T.S. Eliot legge The Love Song of J. Alfred Prufrock
Denice Frohman declama Accents
Spero che queste suggestioni possano esserti d’ispirazione. Ho fatto fatica a selezionare una piccolissima parte dei moltissimi testi e autori che amo, leggo e ascolto. Se sei alla ricerca di qualcosa di specifico o hai dubbi o domande, non esitare a contattarmi: niente mi dà più gioia che consigliare una poesia!
A presto e buon mese della poesia :)
Anna
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