Imparare dagli errori
Fai un favore alla te stessa del futuro, sistema subito la lezione che oggi è andata così così!
Cara collega,
Benvenuta in Aula docenti, la sezione di Parlo anch’io! dedicata a chi insegna italiano a bambine e bambini.
Come va?
Su che cosa stai lavorando in questi giorni e settimane? Di che cosa sei stata soddisfatta e di che cosa meno?
Io qualche settimana fa ho commesso un errore proprio da pivellina, che mi ha fatto arrabbiare con me stessa per qualche minuto ma poi, sopratutto, riflettere.
Avevo dedicato molto tempo alla ricerca di un testo adatto al mio gruppetto di 5-7enni bilingui italiano-inglese con cui faccio lettoscrittura in italiano. Era la settimana del capodanno lunare, festa ormai nota e festeggiata comunemente un po’ da tutti qui negli Stati Uniti, e quindi volevo sfruttare l’occasione per presentare lessico ed espressioni relativi a quest’occasione.
Essendo una festa che tradizionalmente non fa parte della cultura italiana, anche se ormai si festeggia in molte città anche in Italia, è un argomento di cui bambine e bambini parlano a scuola ma di cui probabilmente non parlano a casa (in italiano). In situazioni di bi- e multilinguismo, è molto frequente che il lessico scolastico continui a crescere mentre quello della lingua di casa resta fermo.1 Nel mio lavoro con bambine e bambini, dunque, faccio molto lavoro lessicale in modo da bilanciare quando più possibile i due (o più) bagagli linguistici.
E così avevo trovato una leggenda che mi sembrava carina (anche se mio marito, nativo di Hong Kong, non ne aveva mai sentito parlare!), ne avevo modificato leggermente il testo e avevo inserito immagini esplicative che sapevo avrebbero catturato l’attenzione dei miei alunni.
Come attività di warm up avevo preparato una scheda molto semplice sullo zodiaco, perfetta per ripassare i mesi e la loro ortografia e per introdurre i concetti di anno lunare e anno solare (questa parte, devo dire, è andata molto bene!).2
A seguire abbiamo letto la storia, un paragrafo ciascuno, soffermandoci su alcuni termini che avevo messo in grassetto ed esemplificato con le immagini.
Fin qui, tutto bene.
Se non che, come attività di follow-up avevo preparato solo delle domande, un paio di comprensione e altre di espansione, pensando che avrei avuto modo di tornare sul testo a voce.
Invece, quei bellissimi termini nuovi che avevamo appena imparato sono rimasti a galleggiare nell’aria e, siccome non li abbiamo più riacchiappati, si sono quasi immediatamente schiantati nel dimenticatoio.
In altre parole, non avevo applicato quello che ritengo uno dei principi fondamentali nell’insegnamento della lingua: quando si presenta materiale nuovo bisogna farci qualcosa. Altrimenti è come dare gli ingredienti senza poi fare la torta: se non si mettono le mani in pasta, non ne verrà fuori niente.
Penso che sia capitato perché mi ero concentrata talmente a lungo sul reperimento e l’adattamento dei materiali che non ho poi avuto abbastanza tempo per preparare gli esercizi. Pazienza, può capitare :)
Ma cosa posso imparare da questa esperienza, come posso modificare questi materiali in modo che la prossima volta funzionino meglio?
Di fronte ad una lezione andata male o diversamente come ci aspettavamo, è importante farsi questa domanda invece che perdere tempo ed energie a sentirsi in colpa (o a incolpare gli studenti).
Il mio consiglio è quello di apportare subito, il prima possibile, eventuali modifiche e migliorie alle attività o al piano della lezione che avevi preparano
Nel mio caso, ad esempio, ho aggiunto un abbinamento termine-definizione, frasi riassuntive da completare con le nuove parole e frasi da creare utilizzando le nuove parole.
In questo modo, la volta prossima che si presenterà l’occasione, potrò utilizzare quest’attività già bella e pronta, modificandola eventualmente in base agli studenti che avrò, ma sicura di avere già un solido punto di partenza.
Tornare sulle attività appena fatte in classe, soprattutto dopo una lunga giornata di lavoro, non è una cosa particolarmente entusiasmante, lo so. Io per prima quasi sempre non vedo l’ora di chiudere i libri, andare a casa e pensare ad altro.
Però, ti assicuro che dedicare dieci minuti ad apportare quelle modifiche di cui hai preso mentalmente nota durante la lezione, quando sei ancora fresca dell’esperienza, è una fatica che sul lungo periodo ripaga abbondantemente.
La te stessa del futuro ti sarà immensamente grata quando, magari proprio un giorno che non sai che pesci pigliare, troverà quell’attività sistemata, perfetta e pronta da utilizzare! Provare per credere :)
Compiti
Ti è mai capitato di renderti conto “troppo tardi” che un’attività che avevi preparato, magari dedicandoci tanto tempo, mancava di qualche elemento?
Buone notizie! L‘attività l’hai già preparata e l’hai già utilizzata in classe almeno una volta, quindi adesso hai un ottimo punto di partenza e un sacco di informazioni per sistemarla.
Il compito di questo mese (assolutamente facoltativo) è di sistemarla in base a com’è andata, così che la prossima volta ce l’avrai bella e pronta da utilizzare :)
Se vuoi, possiamo anche farlo insieme.
Avvisi
1. Sono aperte le iscrizioni per il webinar gratuito del 3 aprile!
Il concetto di scaffolding è fondamentale per strutturare l’attività didattica. Ma come si traduce in pratica nella pianificazione di lezioni e attività?
In questo webinar parleremo di:
Cos’è lo scaffolding e perché è essenziale nell’insegnamento dell’italiano ai bambini.
Strategie pratiche per strutturare le lezioni secondo il principio dello scaffolding.
Esempi concreti di attività.
Il webinar è gratuito e limitato a 25 partecipanti.
2. Aula docenti è uno spazio per te
Per rendere questo spazio sempre più rispondente alle esigenze e ai bisogni di chi legge, ho preparato un breve questionario anonimo.
Ti ricordo che Parlo anch’io! è dedicata all'italiano per bambine e bambini. Se insegni anche agli adulti, per la compilazione del questionario ti chiedo di fare riferimento solo alla tua attività didattica con i più piccoli.
3. Come scrivere consegne chiare ed efficaci
Scrivere bene le consegne serve a porre le basi per la corretta comprensione ed esecuzione di esercizi e attività. Ho scritto un articolo di blog in cui propongo quattro accorgimenti pratici per scrivere consegne chiare ed efficaci.
La scheda è linkata e scaricabile, ma due caveat: 1) non sono riuscita a trovare una ruota dei segni zodiacali con i mesi in italiano, quindi prima di cercare il proprio segno bisogna ripassare quali mesi sono in ciascuna stagione 2) le domande di follow up non sono scritte perché le ho fatte io a voce: perché secondo voi qui dobbiamo cercare il mese e qui l’anno? Cos’è un mese solare e cos’è un mese lunare? E cos’è un anno solare a un anno lunare? Etc. Non è intuitivo, perché i segni zodiacali occidentali sono in base ai mesi ma il capodanno segue il ciclo solare (il segno è determinato dalla posizione del sole durante il mese di nascita), mentre lo zodiaco cinese segue gli anni ma il capodanno è lunare! Se siete delle appassionate di astrologia, potreste valutare di fare tutta una lezione su questo aspetto. In un contesto scolastico, sarebbe bello farlo in collaborazione con l’insegnante di scienze.