Ti presento le linee guida aggiornate per gli apprendenti multilingue stilati dal dipartimento dell'istruzione della città di New York. Sono un utilissimo spunto di riflessione anche per chi insegna italiano a stranieri.
Ciao Anna, grazie per condividere il frutto di tanta ricerca e esperienza. Soprattutto grazie per condensarlo anche in indicazioni pratiche. Mi ritrovo in particolare in tre punti: non fornire materiale semplificato ma adeguato all'età dei bambini, favorire la consapevolezza metalinguistica e non lavorare esclusivamente su gruppi di livello (finalmente!). Certo, in questo modo l'insegnante deve lavorare ancora di più sulla propria qualità di presenza in classe, per restare in ascolto e gestire l'imprevedibile. Ma in fondo queste qualità fanno parte dei "superpoteri" degli insegnanti di L2, no? ;-)
Grazie per questo commento! Sono d'accordo, per lavorare "bene" con L2 occorre davvero lavorare tanto e a partire dai bisogni dei singoli studenti. Purtroppo questo non è sempre possibile perché i gruppi sono spesso numerosi e disomogenei. Non è per nulla facile e più rileggo queste linee guida più mi rendo conto che sono proprio una descrizione della scuola "ideale", spesso molto lontana dalla realtà. Ma penso che sia comunque utile avere degli ideali con cui confrontarsi, anche per rendersi conto di che cosa è responsabilità del singolo e di cosa invece è un problema sistemico.
Ciao Anna, grazie per condividere il frutto di tanta ricerca e esperienza. Soprattutto grazie per condensarlo anche in indicazioni pratiche. Mi ritrovo in particolare in tre punti: non fornire materiale semplificato ma adeguato all'età dei bambini, favorire la consapevolezza metalinguistica e non lavorare esclusivamente su gruppi di livello (finalmente!). Certo, in questo modo l'insegnante deve lavorare ancora di più sulla propria qualità di presenza in classe, per restare in ascolto e gestire l'imprevedibile. Ma in fondo queste qualità fanno parte dei "superpoteri" degli insegnanti di L2, no? ;-)
Grazie per questo commento! Sono d'accordo, per lavorare "bene" con L2 occorre davvero lavorare tanto e a partire dai bisogni dei singoli studenti. Purtroppo questo non è sempre possibile perché i gruppi sono spesso numerosi e disomogenei. Non è per nulla facile e più rileggo queste linee guida più mi rendo conto che sono proprio una descrizione della scuola "ideale", spesso molto lontana dalla realtà. Ma penso che sia comunque utile avere degli ideali con cui confrontarsi, anche per rendersi conto di che cosa è responsabilità del singolo e di cosa invece è un problema sistemico.