Ciao Anna! Si certo. Ne abbiamo letti tanti di classici, anche in inglese...conosce a memoria praticamente The very hungry caterpillar e A Christmas carol (a dicembre la scuola li ha portati a vedere un musical e ne ho approfittato per leggerglielo in inglese), alcuni della serie di Elmer, the patchwork elephant e dei piccoli libri sui phonics (anche se è un po' presto, ma gli piacciono le storie) di Pit the Cat. Poi gli ho preso l'Advent Calendar della Usborne con 24 classici. Li abbiamo letti tutti, uno al giorno. Bellissimi! Gli è piaciuto tantissimo The dinosaur who lost his roar, The Nutcracker,The Emperor and the Nightingale e tanti altri...
Una biblioteca bella fornita, insomma! Bella l'idea del calendario dell'avvento :) Un autore che a noi piace molto si chiama Bob Shea e lo trovi anche qui su Substack come Bob Sheananigans. Ogni tanto manda delle anteprime dei libri o delle illustrazioni da colorare.
Premetto che non siamo una famiglia bilingue, ma che ho deciso di parlare un po' in inglese al mio bambino fin dalla pancia (quasi!) perché lo insegno e reputo che integrarlo nella nostra routine quotidiana sia il miglior modo per introdurlo al fantastico mondo delle lingue! I primi libri che gli ho comprato erano dei cartonati BabyTouch per il tummy time. Ora, invece, lui ha 4 anni e mezzo, capisce quando gli dico delle parole, a volte anche intere espressioni (chunks) e quando gli leggo i libri (ovviamente aiutandolo con la traduzione laddove non riesce ad interpretare il senso attraverso le immagini). In questo mi aiutano i libri Usborne (per ora ci stiamo dedicando alla serie sui Feelings). Per quanto riguarda le flashcards ne ho usate di due tipi, per l'inglese quelle che associano parola e immagine (facendo vari giochi come quelli che hai proposto anche) in modo che il bambino visualizzi anche come si scrive. Poi ho delle carte con sole immagini che uso così: non gli faccio vedere cos'è, gli spiego a parole forma, colore, uso e lui indovina. Ovviamente lui me lo dice in italiano (alcune parole direttamente in inglese), dopodiché io gli dico anche la corrispondente parole inglese. E, devo dire che si divertente tanto.
Ciao Antonia, grazie della condivisione. In pratica tu stai facendo con l'inglese quello che Angela fa con l'italiano! :) Riguardo ai libri, hai mai provato a leggere in lingua originale dei classici (The Very Hungry Caterpillar, Where the Wild Things Are, Goodnight Moon, etc) che probabilmente lui già conosce molto bene in italiano?
Le flash card 😂 come al solito siamo in sintonia, Anna! Anche io lo trovo un metodo di studio riduttivo, nel senso che rende difficile creare sintesi e collegamenti tra i vari concetti, che esistono come isole indipendenti l’una dall’altra quando non lo sono. Ne parlavo con James e ora le battute flash card sono diventate un inside joke della nostra coppia biculturale, ci scherziamo sempre! Le ultime entrate in casa nostra sono quelle sulle domande che ti fanno al test per la cittadinanza, pubblicate ufficialmente da USCIS, perché nessuna istituzione è immune al metodo 🇺🇸
Ahaha, allora James è un illuminato, dai! Io metto in conto che ogni volta che comincio un corso, dedicherò una delle prime lezioni all'uso delle flashcards, perché tanto so che le useranno, quindi cerco almeno di dire la mia sul come (con esempi in classe).
Pensa io ho fatto l'esame della cittadinanza proprio un anno fa, me lo ricordo bene perché era il 25 aprile e mi sembrava una cosa stranissima. Non ho studiato con le loro flashcards, ma l'ho passato hehe. Poi se vuoi ti racconto la mia esperienza in privato :)
Certo! Ahah pazzesco proprio il 25 aprile! Si, illuminato nel senso che gli piace scherzare insieme a me sulle cose tipicamente americane su cui non aveva mai ragionato prima (“pensavo che fosse un metodo universale”, mi ha detto, prevedibilmente), però è un fan del metodo, al contrario di me 😁 ottima idea quella di condividere la tua metodologia di utilizzo!
Ciao Anna! Si certo. Ne abbiamo letti tanti di classici, anche in inglese...conosce a memoria praticamente The very hungry caterpillar e A Christmas carol (a dicembre la scuola li ha portati a vedere un musical e ne ho approfittato per leggerglielo in inglese), alcuni della serie di Elmer, the patchwork elephant e dei piccoli libri sui phonics (anche se è un po' presto, ma gli piacciono le storie) di Pit the Cat. Poi gli ho preso l'Advent Calendar della Usborne con 24 classici. Li abbiamo letti tutti, uno al giorno. Bellissimi! Gli è piaciuto tantissimo The dinosaur who lost his roar, The Nutcracker,The Emperor and the Nightingale e tanti altri...
Una biblioteca bella fornita, insomma! Bella l'idea del calendario dell'avvento :) Un autore che a noi piace molto si chiama Bob Shea e lo trovi anche qui su Substack come Bob Sheananigans. Ogni tanto manda delle anteprime dei libri o delle illustrazioni da colorare.
Premetto che non siamo una famiglia bilingue, ma che ho deciso di parlare un po' in inglese al mio bambino fin dalla pancia (quasi!) perché lo insegno e reputo che integrarlo nella nostra routine quotidiana sia il miglior modo per introdurlo al fantastico mondo delle lingue! I primi libri che gli ho comprato erano dei cartonati BabyTouch per il tummy time. Ora, invece, lui ha 4 anni e mezzo, capisce quando gli dico delle parole, a volte anche intere espressioni (chunks) e quando gli leggo i libri (ovviamente aiutandolo con la traduzione laddove non riesce ad interpretare il senso attraverso le immagini). In questo mi aiutano i libri Usborne (per ora ci stiamo dedicando alla serie sui Feelings). Per quanto riguarda le flashcards ne ho usate di due tipi, per l'inglese quelle che associano parola e immagine (facendo vari giochi come quelli che hai proposto anche) in modo che il bambino visualizzi anche come si scrive. Poi ho delle carte con sole immagini che uso così: non gli faccio vedere cos'è, gli spiego a parole forma, colore, uso e lui indovina. Ovviamente lui me lo dice in italiano (alcune parole direttamente in inglese), dopodiché io gli dico anche la corrispondente parole inglese. E, devo dire che si divertente tanto.
Grazie della tua newsletter 😀
Ciao Antonia, grazie della condivisione. In pratica tu stai facendo con l'inglese quello che Angela fa con l'italiano! :) Riguardo ai libri, hai mai provato a leggere in lingua originale dei classici (The Very Hungry Caterpillar, Where the Wild Things Are, Goodnight Moon, etc) che probabilmente lui già conosce molto bene in italiano?
Le flash card 😂 come al solito siamo in sintonia, Anna! Anche io lo trovo un metodo di studio riduttivo, nel senso che rende difficile creare sintesi e collegamenti tra i vari concetti, che esistono come isole indipendenti l’una dall’altra quando non lo sono. Ne parlavo con James e ora le battute flash card sono diventate un inside joke della nostra coppia biculturale, ci scherziamo sempre! Le ultime entrate in casa nostra sono quelle sulle domande che ti fanno al test per la cittadinanza, pubblicate ufficialmente da USCIS, perché nessuna istituzione è immune al metodo 🇺🇸
Ahaha, allora James è un illuminato, dai! Io metto in conto che ogni volta che comincio un corso, dedicherò una delle prime lezioni all'uso delle flashcards, perché tanto so che le useranno, quindi cerco almeno di dire la mia sul come (con esempi in classe).
Pensa io ho fatto l'esame della cittadinanza proprio un anno fa, me lo ricordo bene perché era il 25 aprile e mi sembrava una cosa stranissima. Non ho studiato con le loro flashcards, ma l'ho passato hehe. Poi se vuoi ti racconto la mia esperienza in privato :)
Certo! Ahah pazzesco proprio il 25 aprile! Si, illuminato nel senso che gli piace scherzare insieme a me sulle cose tipicamente americane su cui non aveva mai ragionato prima (“pensavo che fosse un metodo universale”, mi ha detto, prevedibilmente), però è un fan del metodo, al contrario di me 😁 ottima idea quella di condividere la tua metodologia di utilizzo!