Cara amica, caro amico,
Benvenuta e benvenuto a Parlo anch’io!, la newsletter sull’italiano per bambine e bambini in contesti multilingui.
Ti è mai capitato di vedere questo meme, che girava (e gira) sui social in tutte le salse?
La battuta fa riferimento al fatto che, quando si vive immersi in due o più lingue e culture, sono più le volte che non ci vengono le parole, in nessuna delle lingue, che non il contrario.1
Alza la mano se è mai capitato anche a te!
Proprio l’altro giorno volevo dire a mio figlio di sbriciolare della mozzarella già tagliata che, nel congelatore, era diventata una palla compatta e dura. Sorvolando su questo discutibile metodo di conservazione, mi sono dovuta fermare e scandagliare la mente per la parola giusta, perché il verbo sbriciolare si era perso chissà dove.
Questo, di per sé, non è un problema. Anzi. È il bello dell’essere multilingui…anche se spesso fa saltare i nervi!
Ricordo il momento preciso in cui, al mio secondo anno di dottorato negli Stati Uniti, mi ero resa conto che il mio lessico italiano si stava assottigliando. Da allora in poi mi impongo una rigida disciplina mentale e linguistica per cercare di arginare questo processo.
Ma, attenzione: io traduco, soprattutto verso l’italiano, e insegno lingua italiana, quindi per me si tratta di un requisito imprescindibile del mio lavoro. E non solo: la lingua italiana è la mia prima e più grande passione.
Questa disciplina autoimposta mi è tornata utile quando sono diventata mamma di bambini trilingui. Da allora parlo, leggo e scrivo molto di più in italiano…ovviamente a discapito del mio inglese e delle altre lingue che conosco.
Insomma, non ce n’è: il multilinguismo è una situazione dinamica e in perenne cambiamento.
La sera della palla di mozzarella, però, riflettevo sul fatto che si fa un gran parlare di input linguistico per bambine e bambini.
Ma se siamo, noi per primi, distaccati da quella comunità linguistica che culla e nutre la lingua che abbiamo imparato da piccoli o che comunque vogliamo trasmettere, da dove traiamo quella linfa che dovrebbe nutrire non solo noi, ma anche la prole?
Che poi è la versione linguistica del detto you can’t pour from an empty cup (non puoi versar da bere da un bicchiere/tazza vuota), che si dice spesso ai genitori per dire che non possono prendersi cura dei loro piccoli se prima non si sono presi cura di se stessi.
Oggi, quindi, voglio darti alcuni spunti su come prenderti cura del tuo, di italiano (e, mutatis mutandis, di qualsiasi altra lingua tu voglia nutrire e coltivare ).2 Potrebbe anche essere un buon proposito per l’anno nuovo!
Buona lettura,
Anna
Idee per tazze e bicchieri colmi
Leggi
Per noi come per i bambini, la lettura è una fonte essenziale di nutrimento linguistico.
Nel corso della tua giornata, quanto leggi in italiano e quanto in altra o altre lingue? Molto probabilmente, per lavoro leggi e comunichi in un’altra lingua.
Se leggi per piacere e per divertimento - libri, riviste, blog, newsletter - in che lingua lo fai?
Un ottimo modo per nutrire il tuo italiano è aumentare la percentuale di lettura in questa lingua.
Le indicazioni sono le stesse che do sempre per i bambini: scegli qualcosa che ti interessa e che ti piace davvero, non farlo per dovere e se leggere per te è una rottura scegli un altro punto. Se invece leggere ti piace, vale tutto!
Per trovare motivazione, spunti di lettura e anime affini puoi unirti a un gruppo di lettura. Io partecipo a
, un gruppo di lettura specifico per traduttrici. Non ne conosco molti altri, ma sono sicura che ce n’è per tutti i gusti.Ascolta
Ascoltare - musica, ovviamente, ma anche audiolibri, radio e podcast - è una modalità di fruizione molto versatile: va bene in macchina, mentre si cammina, si fanno le pulizie o molte altre attività che non ti impediscono di usare le orecchie.
Io sono un’avida ascoltatrice di podcast. Prima li ascoltavo solo in inglese perché la proposta italiana era pressoché nulla e a dir poco scadente, ma negli ultimi anni la produzione italiana è aumentata in maniera esponenziale sia in quantità che in qualità.
Se non ti sei mai affacciata al mondo del podcasting italiano, potresti trovarne uno che ti interessa tra quelli del Post, quelli di Vois o quelli di Piano P.
Qui negli Stati Uniti ci sono anche dei podcast per bambini fatti molto bene, per esempio But why, che spiega argomenti scientifici, o Circle round, che racconta fiabe da tutto il mondo. In italiano non ne ho ancora trovati di pari qualità. Se ne conosci uno, fammelo sapere!
Guarda
Film, serie tv, telegiornali. Ma anche YouTube, Instagram e Tik Tok. Sul guardare non mi soffermo perché siamo una società talmente sbilanciata sul visivo che mi sembra lapalissiano.
Dall’estero per me è sempre divertente e informativo spulciare i social per farmi un’idea di cosa sta succedendo in Italia - anche a livello linguistico.
Scrivi
Qualche giorno fa ho avuto uno scambio di email con una collega, che ad un certo punto mi ha scritto “mi piace questa corrispondenza old style!”
Non ho ben capito cosa intendesse e non ho avuto modo di chiederglielo; forse si riferiva al fatto che ci stessimo scambiando aggiornamenti e novità “via lettera” (vecchio stile?) e non brevi messaggi su whatsapp o sui social.
Tu scrivi ancora le lettere?
Forse devi scrivere talmente tante email per lavoro e ordinaria amministrazione famigliare che il pensiero di aprire il computer per scrivere l’ennesimo messaggio ti fa venire la nausea.
Se hai tempo e voglia, però, ti invito a scrivere una vera e propria lettera - virtuale o cartacea - a una persona cara e ad assaporare una a una le parole che verranno fuori.
O una pagina di diario.
O una newsletter!
L’esperienza potrebbe sorprenderti: per chi è abituato a pensare, scrivere, lavorare in un’altra lingua, anche scrivere una lista della spesa completamente in italiano potrebbe non essere più così facile.
A me per prima.
Per questo motivo, lanciarsi una sfida di questo genere di tanto in tanto potrebbe scuotere qualche sinapsi e aprire prospettive diverse.
Come vedi, questi consigli sono talmente prosaici che non so nemmeno se dovrei chiamarli consigli. Chiamiamoli accorgimenti, o attenzioni.
Inoltre, se hai già letto qualche puntata di Parlo anch’io!, avrai notato che sono esattamente gli stessi che do per bambine e bambini.
Il fatto è che, a differenza loro, noi non abbiamo la mamma che ci incalza a fare i compiti o il papà che, volenti o nolenti, ci porta a scuola di cantonese ogni sabato.
Coltivare e mantenere una lingua - anche la propria lingua natia - da adulti, all’estero, dovendo gestire la quotidianità di famiglia e lavoro in una o più altre lingue senza poter contare su grandi reti di sostegno…non è per niente facile.
Richiede forte consapevolezza, determinazione, energia e spazio mentale.
Per questo motivo ti invito a concentrarti su quelle relazioni significative e reali che ti motivano a mantenere l’italiano. Potrebbe essere proprio la relazione con tuo figlio o tua figlia. O con tuo nonno che non c’è più, ma era un appassionato d’opera e ogni volta che ascolti la Norma ti sembra che sia lì con te.3
Julie Sedivy, in un passaggio in cui stupendamente intesse una riflessione su musica, lingua e canto degli uccelli, scrive che:
Per gli uccelli, come per i bambini, l’amore sollecita l’apprendimento. Gli uccellini adottati possono imparare i canti stranieri degli affettuosi genitori adottivi ma, se gli stessi canti sono trasmessi da un altoparlante, gli uccelli non imparano a cantarli, così come un bambino non impara a parlare dalla televisione.4
Forse, per poter riempire il nostro bicchiere linguistico in modo da aver abbastanza contenuto da riversare anche nei bicchieri dei nostri figli, dobbiamo farci genitori amorevoli di noi stesse, identificare e coltivare quelle relazioni d’amore che possiamo coltivare mediante l’italiano e da quelle relazioni trarre nutrimento.
Con questo chiudo e ti auguro un ottimo 2025 all’insegna di ciò che ami!
Avvisi
Un avviso per chi è global
Sono ufficialmente partner convenzionata BimBi Italiani! Una non-profit dedicata alla diffusione della lingua e della cultura italiane che raggiunge famiglie in tutto il mondo.
Mi trovo molto in linea con la missione di Bimbi Italiani, in particolare con il valore che danno alla creatività e il preziosissimo lavoro sulla salute fisica e mentale di bambine e bambini e adolescenti expat (trovi una ricca collezione di video sul loro sito).
Le famiglie tesserate Bimbi Italiani hanno diritto a sconti del 10-15% sui miei servizi di traduzione e consulenza.
Un avviso per chi è local
Se vivi in Rhode Island, Southern Massachusetts o Connecticut, a gennaio (ri)partono tre corsi in presenza:
Il club dei cantastorie, gruppo di lettura e gioco in italiano per bambine e bambini fino ai 5 anni.
Il bilingual literacy group per bambine e bambini 5-7 (k-2). Contattami per info.
Italian for k-1, for Italian learning children aged 5-6.
Per qualsiasi dubbio o domanda, mi trovi a scuolaitaliano.ri@gmail.com.
Un avviso per chi insegna
A gennaio parte Aula docenti, la sottosezione di Parlo anch’io! dedicata esclusivamente a chi insegna italiano LS/L2. Per iscriverti devi spuntare Aula docenti nelle tue impostazioni. Trovi le istruzioni dettagliate qui.
Il nome scientifico di questo fenomeno è…indovina? Tip of the tongue: ce l’ho sulla punta della lingua!
Se il tuo cruccio è l’inglese, da’ un’occhiata alla proposta della poliglotta substackiana
, che sta raccogliendo adesioni per un gruppo di lingua inglese. Trovi le info in fondo a questa sua newsletter.Tra qualche giorno ricorre l’anniversario della morte di mio nonno Carlo detto “Maestro”, che aveva scoperto l’opera ascoltando in lacrime la Norma in tempo di guerra, nascosto in una cascina della bergamasca.
«For birds, as for children, love is an accelerant for learning. Fostered birds can learn the alien songs of their nurturing adoptive parents, but if the same songs are piped in over a loudspeaker, the birds do not learn to sing them any more than a child learns to speak a language from television». Julie Sedivy, Linguaphile: A Life of Language Love, p. 14 (traduzione mia della mezzanotte, sicuramente migliorabile :)
Ciao Anna, grazie per ricordare questi accorgimenti. Stupenda la citazione di Julie Sedivy. In effetti potremmo aggiungere anche "Canta" all'elenco che proponi. Buone feste!
Onoratissime di essere il tuo gruppo di lettura d'elezione!