Cara amica, caro amico,
Benvenuta e benvenuto a Parlo anch’io!, la newsletter sull’italiano per bambine e bambini in contesti multilingui.
In occasione della Festa dei nonni (il 2 ottobre), oggi ti propongo qualche attività pratica per rimanere in contatto con i nostri cari lontani… e magari esercitare una delle lingue di famiglia!
Buona lettura,
Anna
Cacche stella in cielo per la nonna
I miei figli sono molto fortunati, perché tutti e quattro i loro nonni sono vivi e vegeti e desiderosi di passare del tempo con loro. Di solito si vedono di persona una volta all’anno, ma comunicano quasi tutti i giorni in vari modi.
Se sei in buoni rapporti con i nonni e avete modo di sentirvi, ecco alcuni semplici modi di mantenersi in contatto che invoglieranno i bambini a utilizzare l’italiano (orale e anche scritto).
Consigli generali:
Comincia subito. Prima si crea l’abitudine, prima diventa parte della routine quotidiana, più facilmente si trasforma in altri metodi di comunicazione. Ad esempio, per noi, siccome le videochiamate sono sempre state all’ordine del giorno, il passaggio ai messaggi scritti è stato naturale: non appena i bambini hanno avuto a disposizione un metodo di comunicazione aggiuntivo rispetto alla comunicazione orale, non hanno veduto l’ora di provarlo (complice anche il fatto che scrivere su whatsapp è una delle rare occasioni in cui hanno accesso a uno schermo).
Ma anche: comincia adesso! Non è mai troppo tardi per avviare una routine significativa :)
Videochiamate
Il modo più semplice di tenersi in contatto con i nonni sono le videochiamate (su whatsapp, FaceTime, etc.). Io e mio marito non consideriamo il tempo delle videochiamate come “screen time”, perché è uno dei pochi modi in cui la tecnologia può davvero aiutarci a tenere vive delle relazioni significative.
Finché i bambini erano piccoli avevamo un appuntamento fisso verso le nostre 15 / 21 italiane. Adesso che gli impegni dopo la scuola si sono intensificati, chiamiamo in Italia circa due volte alla settimana, più il sabato e la domenica. Ci sentiamo soprattutto con i nonni, ma anche con zii, zie e cugini.
I miei figli parlano anche con i nonni cinesi quasi tutti i giorni e con lo zio in Nuova Zelanda circa una volta alla settimana.
Come sempre, penso che la regolarità e la costanza sul lungo periodo portino frutti più duraturi: meglio due minuti tre volte alla settimana che mezz’ora una volta al mese. Ma meglio mezz’ora una volta al mese di un’ora ogni sei mesi. E così via :)
Fare una videochiamata, poi, non significa solo stare fermi a chiacchierare: si può avere la presenza dei nonni anche mentre si fanno altre cose (disegnare, leggere un libro, cucinare). E, ovviamente, anche l’opposto: si può fare capolino a casa dei nonni mentre loro stanno facendo qualcosa di interessante …o qualcosa di assolutamente normale.
Lettere e bigliettini
Una pratica che sta cadendo in disuso in Italia ma che è ancora viva e vegeta qua negli Stati Uniti è quella di spedire - per posta - biglietti d’auguri, di ringraziamento e di vario altro tipo. Io ho sempre adorato questa usanza e ho un cassetto pieno dei biglietti che ho ricevuto negli anni dalle mie amiche, nonché dei bigliettini di fine anno dei miei studenti.
Per i bambini è molto divertente chiudere la busta e appiccicare il francobollo, cose che hanno cominciato a fare attorno ai due anni. Poi pian piano hanno cominciato a scarabocchiare, fare disegni, fino a scrivere veri e propri testi.
È interessante farlo anche perché, a differenza dei messaggi di testo che vengono ricevuti immediatamente, la spedizione di una lettera comporta del tempo e può dare origine a interessanti discussioni sulla geografia, su come vengono portate le lettere, cos’è la posta, qual è la differenza tra la posta normale e il corriere di Amazon…
Alcune occasioni in cui si possono inviare lettere o biglietti sono:
Compleanni
Inizio della scuola
Natale / Capodanno
Pasqua
Inizio dell’estate
Cartoline dalle vacanze
Festa dei nonni!
Nascita di figlia o figlio di amici o cuginetto/a
Battesimo / comunione / cresima / altre ricorrenze religiose se vengono festeggiate
Per noi che non possiamo quasi mai essere presenti di persona a questi eventi importanti, mandare lettere e biglietti cartacei è un modo importante per esserci e stare vicini ai nostri cari anche con una presenza in qualche modo fisica.
In ogni caso è una pratica che consiglierei a chiunque a prescindere dalle lingue parlate in famiglia! Che poi vuoi mettere, se ti rispondono, l’emozione di trovare nella cassetta delle lettere una busta indirizzata proprio a te?
Messaggi di testo
Oltre alle lettere cartacee, ovviamente, si può far uso dei messaggi di testo. È bello attaccare un francobollo, aspettare che la lettera arrivi a destinazione e ricevere con sorpresa una risposta. Ma è altrettanto bello inviare un messaggio e ricevere la risposta dopo qualche minuto o addirittura secondo.
Questo metodo di comunicazione attrae perché i nostri figli ci vedono costantemente al computer o con il telefono in mano e ovviamente si chiedono cosa stiamo scrivendo e a chi.
Nel libro di Devorah Heitner che cito a ogni pie’ sospinto, Growing Up In Public,1 l’autrice parla di come accompagnare bambine e bambini, ragazze e ragazzi nell’uso consapevole dei dispositivi tecnologici. Il suo motto è “mentor, not monitor” cioè fai da mentore, non da guardiana o controllora.
Heitner invita gli adulti ad utilizzare queste tecnologie insieme ai piccoli e a rispondere alle domande strada facendo, mostrando e condividendo un uso appropriato di questi dispositivi invece di limitarsi a imporre delle regole. Chiaramente, questo obbliga gli adulti a porre delle regole a se stessi in primis e poi a rispettarle (!), perché come spesso viene fatto notare siamo noi le prime ad avere una relazione problematica con gli schermi.
Per noi mandare un messaggio di testo è ancora un “evento” che implica:
Pensare bene a cosa scrivere prima di cominciare a battere sui tasti
Noi genitori siamo presenti attivamente per tutta la durata della scrittura, ma diamo consigli e indicazioni su come scrivere una certa parola solo se interpellati.
Per le emoji vale l’all you can type :)
A proposito del punto 2: se non vengo interpellata non offro consigli non richiesti su ortografia e grammatica, ma mi segno mentalmente le cose su cui tornare. Ad esempio potete vedere che col passare del tempo la grafia compliano si è regolarizzato in compleanno, ma non ho mai corretto mio figlio nell’atto della scrittura perché non volevo bloccare la spontaneità di quel momento creativo.
Questo è quanto! Sono abitudini davvero molto semplici ma che mese dopo mese, anno dopo anno, possono fare una grande differenza nella motivazione di bambine e bambini a comunicare nella lingua o nelle lingue di famiglia, sia nell’orale che nello scritto.
Se vuoi raccontarmi la tua esperienza, scrivimi pure rispondendo a questa email o a scuolaitaliano.ri@gmail.com.
Ti lascio a qualche annuncio qua sotto, e buona festa dei nonni!
Annunci
1. Ti accompagno?
Dopo più di un anno di preparazione, sono emozionantissima di annunciare che a novembre partiranno ufficialmente le consulenze per famiglie multilingui! Queste consulenze sono rivolte a genitori e famigliari di bambine e bambini italofoni (o aspiranti tali) che vivono in un contesto multilingue.
Solo chi è iscritta a Parlo anch’io! e prenota una consulenza entro il 30 ottobre avrà il prezzo speciale di €110 anziché €180 ($120 anziché $190).
Faremo insieme un mini-percorso che include:
La compilazione da parte della famiglia di questionario iniziale dettagliato
La visione di una videolezione pre-registrata della durata di circa un’ora
Un incontro di un’ora su Zoom
Un riepilogo e una lista di risorse personalizzate per la famiglia
Due settimane in cui sarò a disposizione della famiglia per email per eventuali domande e dubbi sorti in un secondo momento
Poiché i calendari famigliari sono fitti di impegni, lo annuncio ora con largo anticipo in modo che chi è interessata/o possa cominciare a farci un pensiero :)
Per qualsiasi domanda, scrivimi a scuolaitaliano.ri@gmail.com. Se nel valutare questa proposta vuoi prima incontrarmi, puoi prenotare un incontro conoscitivo qui e/o iscriverti a:
2. Chiedimi tutto: multilinguismo! Evento virtuale gratuito
Ci sarà l’occasione di incontrarsi virtualmente il 23 ottobre per la prima Q&A gratuita di Parlo anch’io!
Se ti interessa ma giorno o orario non funzionano, iscriviti lo stesso e inviami la tua domanda. Riceverai la registrazione a evento concluso.
E se hai voglia di sostenere questo progetto, ecco come puoi farlo:
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Al momento disponibile solo in inglese (che io sappia).
A me piace molto inviare e ricevere cartoline come 'memo di viaggio'. :) Mi sono spesso chiesta perché ci sia questo "thrill" nel trovare qualcosa (lettera o altro - la pubblicità magari no) nella cassetta postale: mi fa piacere che lo descriva anche tu!